Il Santuario di Concesa, gioiello ed esempio tipico barocco lombardo, vi accoglie nella splendida cornice del fiume Adda, dove nasce il Naviglio Martesana. 

Luogo di spiritualità carmelitana e oasi di pace, offre da quattro secoli a pellegrini e visitatori lo sguardo tenero della Vergine Maria che allatta Gesù: "Nostra Signora di Concesa". Devozione e pietà ininterrotta dal 1641 ad oggi, a parte le diverse soppressioni, dove, assieme alla storia di Concesa e di Trezzo sull'Adda, s'intreccia quella dei Carmelitani Scalzi che sin dalla costruzione del convento ne hanno fatto loro luogo emergente di apostolato.

TEOLOGIA DEL "SANTUARIO"

STORIA

  Siamo nella seconda metà del 1500. Sul lato verso ponente del campanile dell'antica parrocchiale di Concesa vieni dipinta una modesta immagine della Madonna, ai piedi del campanile sgorga una sorgente. Dalla fede della gente viene subito definita "l'acqua della Madonna" e viene usata con devozione come tale. La Madonna premia questa fiducia, avvengono guarigioni delle quali alcune hanno del miracoloso. 

   Ma improvvisamente la sorgente prodigiosa inaridisce, nessuno sa darsene ragione, si pensa a una punizione divina, a un atto di irriverenza verso la Vergine benedetta. 

    Intorno al 1580 un abitante di Concesa, Marco Antonio Lattuada, fa dissosare un terreno << irto di bronchi, roveti, cespugli >> che dalla chiesa parrocchiale scende fino all'Adda. Durante il lavoro << solleciti di approfondire lo scavo per esplorare la cagione, sentirino maggiore umidità... Ne uscì infatti, ad un tratto, l'acqua dianzi trattenutavi come in un serbatoio... La contentezza si convertì in meraviglia al pensiero che fosse il fonte già si celebre per guarigione>>.  Ritornaro le grazie e i favori di Maria.

Quadro miracoloso della "Madonna di Concesa" 0 "Madonna del Latte"

Pittore: GianStefano Manetti (inizio 1600)